lunedì, Novembre 25 2024

Sempre più social, sempre più connessi. Lo sapevate che il tempo medio speso online dalle persone è di appena sotto le 7 ore giornaliere (6:58h, 4 minuti in più rispetto all’anno scorso ad essere precisi), vale a dire circa il 40% del tempo sveglio, se ragioniamo su 7-8 ore di sonno a notte. Ma non solo. Ancora più veloce è la crescita degli utenti delle piattaforme social, che si sono più che triplicate negli ultimi dieci anni, passando da 1,5 miliardi nel 2012 a 4,6 miliardi a gennaio 2022, una media annuale del 12%. Questi sono solo alcuni dei dati più interessanti emersi dal nuovo report di We are social sulle tendenze digitali del 2021.

I media preferiti dagli utenti

I dati parlano chiaro: per quanto riguarda i social, Instagram supera Facebook nella graduatoria delle piattaforme preferite dagli utenti  (15% vs. 14,5% rispettivamente), ma la prima posizione se l’aggiudica un’altra piattaforma di proprietà di Meta, vale a dire WhatsApp, preferita dal 16 % degli utenti globali.

Per quanto riguarda la fruizione di contenuti, si nota una propensione delle persone a pagare per l’accesso a contenuti digitali. Oltre 7 persone su 10, infatti, dichiarano di pagare per questo tipo di servizio ogni mese, numero che sale a 8 su 10 tra i Millennials. Forti soprattutto le piattaforme di streaming di contenuti audio e video (Spotify o Netflix), che hanno contribuito a una spesa totale di quasi 300 miliardi di dollari nel 2021.

Preferiamo Instagram, ma Facebook resta la piattaforma più diffusa

Facebook rimane la piattaforma più utilizzata al mondo, con 2,9 miliardi di persone a Ottobre 2021. Si tratta di una crescita del 6 % nell’ultimo anno (+170 milioni di utenti).

Segue YouTube, che accorcia le distanze da Facebook grazie a una crescita doppia rispetto a quella del “rivale”, e sempre Meta al terzo e quarto posto con WhatsApp e Instagram rispettivamente. Instagram in particolare ha visto un salto in avanti del 21% rispetto all’anno scorso.

L’e-commerce: un’eredità della pandemia

Nessun segno di rallentamento sul fronte dell’e-commerce: quasi 3 persone su 5 comprano qualcosa online ogni settimana, un trend peraltro in crescita nel corso del 2021. Questo ci dimostra che alcune delle abitudini nate e consolidate durante i primi lockdown non stanno vedendo un ritorno ai comportamenti pre-pandemia.

Un altro dato interessante è che circa 1 persona su 4 utilizza le piattaforme social per motivi di lavoro, una cifra che sale di molto in alcuni paesi in via di sviluppo.


Alcune tendenze del nostro comportamento in Internet

Per quanto riguarda il modo di vivere la nostra presenza online, troviamo dei dati meritevoli di attenzione nel sito THINK FORWARD 2022 (wearesocial.com).

Lo sapevate, ad esempio, che la sensazione che suscitiamo conta più del contenuto che vogliamo condividere?

Notiamo infatti una crescente enfasi posta sull’ampio corpo di contenuti digitali classificati nel genere delle “vibrazioni”. Si tratta di “creare momenti”, di costruire una precisa atmosfera (come scivolare su un tramonto, andare incontro a delle nuvole ecc.). Si cura uno specifico stato d’animo o uno specifico sentimento.

Lo sapevate, poi, che l’8% degli utenti dei social media a livello globale ha già investito in beni digitali? Nel maggio 2021, Gucci ha venduto una borsa virtuale per un gioco a circa $ 4.115 e la borsa non può essere utilizzata al di fuori del gioco. È stata venduta a un prezzo maggiore della versione offline (al dettaglio la stessa borsa è venduta a circa $ 3.400).

Lo sapevate, infine, che sui social si diventa famosi prendendo in giro personaggi famosi?

Nell’agosto 2021, Khaby Lame è diventata la seconda persona (dopo Charli D’Amelio) a superare i 100 milioni di follower su TikTok. La sua scommessa? Prendere in giro altri TikToker. Ed è solo uno dei numerosi creatori che hanno trovato il successo in questo modo.

Il genere dei meme sta diventando una nuova forma d’arte: i marchi hanno iniziato a capire che occorre sfruttare questa nuova tendenza.

Questi dati, presi nel complesso, suscitano delle domande: torneremo ad avere chiaro il confine tra vita reale e mondo digitale? Con la fine della pandemia – che ha acuito l’isolamento e potenziato la nostra identità digitale – ci sarà un incremento delle relazioni personali senza la mediazione di schermi?

Ai prossimi report… l’ardua sentenza.

Previous

DISF Educational: allarga i confini del tuo sapere!

Next

“The Techlash and Tech Crisis Communication”: la mano invisibile della tecnologia

Check Also