giovedì, Dicembre 12 2024

Più di una volta, in prossimità delle festività natalizie, vi abbiamo suggerito dei film da guardare in famiglia . Quest’anno avanziamo una proposta nuova – e la indirizziamo in modo particolare ai nonni e ai loro nipoti – consigliando alcuni titoli di film che, a nostro avviso, hanno qualcosa da raccontare e da insegnare sul rapporto speciale che può instaurarsi tra un nonno e un nipote.

Se è vero che spesso tra persone di diverse generazioni possono sorgere incomprensioni e difficoltà, dovute alla grande diversità di esperienze e di vedute, è vero anche che bambini o giovani e anziani possono arricchirsi molto reciprocamente: i primi trasmettendo vitalità ed entusiasmo, i secondi insegnando la virtù della pazienza e donando un po’ della loro saggezza. Almeno questo è quanto accade nelle storie rappresentate nei film che di seguito vi proponiamo…

E allora non ci resta che augurarvi buona scelta e buona visione!
Pretty Princess

(film del 2001, diretto da Garry Marshall)

Mia, quindicenne protagonista di questa commedia, è la classica ragazza un po’ goffa e sfortunata (tanto cara alle fiabe romantiche) che poi si riscatta: liceale non popolare, con amicizie poco profonde e derisa dalle coetanee, scopre di punto in bianco di essere l’unica erede al trono di un regno chiamato Genovia. Viene a sapere, infatti, a seguito della morte del padre, che la regina di quel principato, Clarisse, è nientedimeno che sua nonna.

Mia si ritrova quindi in poco tempo a dover seguire le lezioni di etichetta della nonna per poter diventare una buona principessa, ma la nuova condizione di futura erede la metterà talmente in crisi, che penserà seriamente di rinunciare al diritto di successione.

Sono due mondi completamente diversi, quelli di Mia e Clarisse: la prima è una ragazzina disordinata poco avvezza a rispettare il galateo, la seconda una regina dalle maniere eleganti che non tollera sgarri. Perché il regno abbia la sua erede, sarà necessario però che la nonna impari ad  accettare e valorizzare l’originalità e la spontaneità della ragazza, mentre quest’ultima dovrà diventare più docile ai consigli della nonna. Soltanto quando l’una sarà disposta a rinunciare ad un po’ della sua rigidità e l’altra ad un po’ della sua spensieratezza, il regno potrà avere un futuro.

Perché lo consigliamo:

Questa storia, simpatica e piacevole, può essere letta come una bella metafora, utile anche per noi: solo se giovani e anziani (a partire dalle famiglie) sanno collaborare, unendo la saggezza di chi è vissuto nel passato e la vitalità di chi è proiettato nel futuro si può costruire una buona società nel presente.

Up, film di animazione del 2009 diretto da Peter Doctor e Bob Peterson

Carl ed Ellie, protagonisti di questo toccante lungometraggio, si amano sinceramente e profondamente sin da quando sono solo dei ragazzini e trascorrono insieme una vita piena e felice, finché lei non viene portata via da un brutto male, lasciando il marito solo e con un grande senso vuoto. La coppia, purtroppo, non è riuscita ad avere dei figli, sebbene fossero stati fortemente desiderati, e se ciò non ha impedito ai due coniugi di restarsi accanto e di completarsi vicendevolmente, il peso della solitudine diventa, invece, insopportabile per Carl dopo la morte della moglie.

Per lungo tempo, l’anziano non riesce a trovare motivi validi per reagire e in un certo senso si lascia morire anche lui. Divenuto burbero e asociale, continua ad abitare nella casa in cui lui e la moglie hanno vissuto insieme, opponendosi con tutto se stesso all’idea di lasciarla abbattere, ostacolando così la costruzione di un nuovo quartiere residenziale.

A seguito di un brutto litigio con un operaio, però, viene stabilito dal tribunale che l’anziano, definito incapace di badare a se stesso, dovrà essere portato in una casa di riposo e l’abitazione a cui è molto legato sarà abbattuta. La notte prima del ricovero, quando ormai Carl si è quasi rassegnato alla sua sorte, comincia però l’avventura più sensazionale della sua vita: in modo irrealistico ma suggestivo, l’anziano riesce a sradicare la sua casa dal suolo usando un gran numero di palloncini colorati, per librarsi in aria e partire alla volta delle Cascate Paradiso, meta sognata da lui e sua moglie per tutta la vita. Carl intraprende il viaggio fiducioso e soddisfatto, ma dovrà presto fare i conti con un piccolo inconveniente: fuori dalla porta, sospeso in aria con lui, c’è Russel, un giovanissimo boyscout che da tempo perseguita l’anziano per “assisterlo” e ricevere così un distintivo che crede gli farebbe conquistare la stima del padre, sempre distratto e assente.

Inizialmente seccato dalla presenza del ragazzino, l’anziano finirà per affezionarsi a lui durante il viaggio e tra i due si istaurerà un meraviglioso rapporto, fatto di complicità e sostegno, un rapporto che non avrà nulla da invidiare al legame speciale che esiste tra un nonno ed un nipote di sangue. Grazie a Russel, Carl scoprirà che nella vita ci sono sempre persone per cui vale la pena farsi forza e reagire di fronte alla sofferenza.

Russel con la sua simpatia e la sua voglia di fare farà tornare il sorriso sul volto dell’anziano, mentre Carl, con le sue premure e i suoi consigli sarà per il ragazzino la guida e il punto di riferimento che inconsapevolmente cercava da tempo.

Perché lo consigliamo:

Questo film può infondere coraggio e speranza in tutti quegli anziani che rischiano di sentirsi vuoti e inutili. Ad ogni età e forse specialmente da anziani si può avere molto da offrire, in particolare ai ragazzi, che hanno bisogno di guide sagge, forti, amorevoli.

Il piccolo principe

(Le Petit Prince), film d’animazione del 2015, diretto da Mark Osborne

La protagonista di questa storia è una bambina con due genitori assenti e distratti, molto presi dal lavoro e poco capaci di comprendere le sue necessità. Senza rendersene conto, la trattano già da adulta e la rinchiudono in una gabbia di doveri e impegni prestabiliti, dimenticando quanto contano per lei il gioco e la fantasia.

La bambina cerca allora di evadere dalla routine facendo amicizia con il suo vecchio e strampalato amico di casa, Antoine de Saint-Exupéry, celebre autore del libro Il Piccolo Principe e si immergerà grazie a lui in un mondo fantastico.

Il rapporto che si crea tra i due finirà presto per assomigliare a quello tra un nonno e una nipote: lei non potrà più fare a meno di ascoltarlo e di fargli domande, lui non potrà più fare a meno dello sguardo stupito e sognante della piccola.

Anche in questo caso il nonno è “adottivo”, non di sangue, ma il cartone riesce a rivelarci ugualmente quanto anziani e bambini abbiano bisogno gli uni degli altri: i primi per continuare a ridere e a giocare, nonostante le sofferenze che nella vita hanno dovuto affrontare, i secondi per imparare qualcosa dalle numerose esperienze accumulate da chi ha vissuto più a lungo di loro.

Perché lo consigliamo:

Spesso per i bambini i nonni sono dei punti di riferimento insostituibili. Questo film mostra quanto sia arricchente per gli anziani intrattenersi con i più giovani per conservare una mente attiva e frizzante, così come è importante per i più piccoli ascoltare chi ha molto da raccontare.

E voi, cari lettori, che ne pensate? Vi abbiamo convinto? Se sì, prendete a braccetto i vostri nipoti, noleggiate uno di questi film e godetevelo con loro…

Se avete altri titoli da suggerire su questo tema, scrivetelo nei commenti.

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