giovedì, Dicembre 12 2024

L’amore al tempo di Internet assomiglia più ad un’App scaricata su un cellulare: fatto di emoticon ed a volte relegato al solo screen del cellulare.

La gestione di una relazione resta sempre un fatto personale e non si possono stabilire le regole per un amore perfetto.

Di certo, rispetto al passato, le possibilità di incontrare l’anima gemella sono cambiate. Un tempo bisognava trovare un modo o un amico che facesse da tramite, oggi basta scaricare un’App ed eccoci in contatto con il mondo circostante. Ci si può far trovare stabilendo anche un raggio d’azione per la “caccia” al partner, senza dimenticare di impostare interessi e abitudini.

Nel mondo dell’“always on”, del sempre connessi, il Sé digitale non ha più bisogno di intermediari per esporsi agli altri. Lo si fa direttamente con vantaggi, in termini di libertà, ma anche con tutti i rischi di una relazione senza mediazioni.

Per parafrasare Karl Popper, potremmo dire che il futuro di Internet e della “psicologia di Internet” è aperto. Sta a noi indirizzarla verso un futuro desiderabile. Sta a noi ricordare, appunto, che internet è un’invenzione, per quanto potente come quella della scrittura e della stampa, che consente a “esseri umani” di interagire, con diverse modalità, con altri ”esseri umani”.

Ma quanto c’è ancora di umano nel contattarsi tramite un’App o un sito di incontri? Quanti hanno trovato l’amore? La risposta è, purtroppo, pochi.

Difatti se l’algoritmo e i match virtuali possono essere d’aiuto, la complessità di un rapporto, di un sentimento, non deriva certo dal risultato di questi.

L’amore moderno passa per l’invenzione dell’appuntamento sentimentale

Nel saggio Labor of Love: the Invention of Dating, la storica del costume Moira Weigel, spiega molto bene la differenza tra un appuntamento classico ed uno moderno.

Oggi, i rapporti sono consumati in breve tempo, superficiali e pratici. Resta ben poco della “danza di cui tutti conoscevano i passi: lui, sentimentalmente libero, chiede di uscire a lei, altrettanto libera, con almeno tre giorni di anticipo; la passa a prendere; le offre cinema, cena, dopocena; la riporta a casa e, spesso, la serata si chiude con un bacio sulla porta. O con un «Vuoi salire da me?».” L’autrice prosegue descrivendo il dating contemporaneo come “una forma sentimentale di stage non pagato: occasionale, veloce e mai impegnativo. Perché il modo in cui ci diamo appuntamento somiglia a quello in cui lavoriamo”.

Insomma, in un mondo fatto di precariato ed incertezza, anche i sentimenti e le relazioni diventano sempre più labili, mercanzie di scambio, in cui creatività, sacrificio e impegno lasciano spazio a incontri fugaci, scarso interesse e orientamento all’obiettivo.

L’amore moderno: ciò che resta dei sentimenti

Oggi bastano 4 elementi per trovare l’ “amore” online:

• una bella foto, che evidenzi i punti di forza;

• il nome giusto, d’appeal;

• un breve riassunto di sè e dei propri interessi principali;

• ciliegina sulla torna: dimostrarsi simpatici!

Insomma niente di diverso rispetto alla stesura di un cv ottimale per attrarre l’attenzione e il lavoro, oppure l’amore!

Niente sguardi, nè timidezza, nè farfalle nello stomaco. Un rapporto a scadenza, che dura il tempo di conoscersi quanto basta, spesso troppo poco, per ottenere un appuntamento.

E se quella persona non ci piace? Basta cancellarla o bloccarla e via versun nuovo incontro.

Con la stessa velocità con cui si può scartare un cv o una caramella.

L’amore moderno: cose ne è stato dei linguaggi dell’amore?

Gary Chapman, consulente esperto di relazione, aveva individuato i cinque linguaggi dell’amore, fondamentali per un rapporto:

• parole di affermazione;

• atti di servizio;

• regali;

• tempo di qualità;

• contatto fisico.

Secondo lo studioso, gli individui tendono a dare e esprimere l’amore nel modo in cui preferiscono ricevere l’amore. Ma quello che dovrebbero veramente fare è usare le lingue d’amore che i loro partner possono ricevere. E questo può essere un compito ancora più impegnativo, visto che la tecnologia, oggi, gioca un ruolo primario.

Allora ciò che ci si chiede è: i testi di una chat possono essere considerate parole di affermazione?

Il face-time, che è parte fondamentale del tempo di qualità, dona davvero le stesse sensazioni anche tramite web? Una video chiamata o una webcam permettono davvero il face-time?

Ovviamente è tutto soggettivo e magari qualcuno è riuscito anche a trovare un primo contatto tramite un’App, per poi avere un rapporto duraturo ed impegnativo extra digitale.

Ciò che davvero bisogna riscoprire è il piacere di lasciarsi sorprendere. Lasciare qualcosa al destino. Lasciarsi travolgere da chi si ha di fronte, con pregi e difetti.

Perchè nel web, bisogna ricordarlo, appare tutto perfetto, si fa meno fatica a raccontare che tutto è meraviglioso, ma la verità è che fuori quella perfezione non esiste. Si fa presto a fare colpo se di mezzo c’è un pc, ma è solo grazie al contatto umano che si capisce la verità, chi si ha davanti e se quella persona è davvero l’amore o no.

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