giovedì, Dicembre 12 2024

Una madre, Stefania Garassini, docente universitaria di comunicazione e giornalista, ci apre gli occhi sul potere delle serie tv attraverso un nuovo portale di orientamento, Orientaserie e un libro, Lo schermo dei desideri, per spiegare ad altri genitori come lei, oltre che agli educatori in generale, il motivo per cui le narrazioni seriali “possono formare l’idea che i giovani spettatori hanno di sé stessi, delle relazioni e del mondo”.

Ad Orientaserie avevamo già dedicato uno speciale approfondimento in un precedente articolo. Il libro invece, Lo schermo dei desideri. Come le serie cambiano la nostra vita, che rientra nella collana “Genitori e figli” della casa editrice Ares, pubblicato nel 2023, è una stupenda guida per destreggiarsi nel mondo delle serie tv e a saperlo interpretare. Come afferma lo scrittore Jonathan Gottschall nel suo L’istinto di narrare: “La finzione narrativa ci plasma la mente. Le storie, che siano in forma di film, libri o videogiochi, ci insegnano dei fatti relativi al mondo reale; influenzano la nostra logica morale e ci segnano con paure, speranze, ansietà che alterano il nostro comportamento, forse persino la nostra personalità”.

Il libro della Garassini è divulgativo, senza essere pedante e didascalico. Ci spiega come le piattaforme web con i loro potenti algoritmi (Netflix, Amazon Prime, Disney + e via discorrendo) hanno cambiato il nostro modo di guardare le storie audiovisive sia individualmente – il trend ormai più comune – sia in famiglia e le conseguenze sul nostro modo di fruirle.

Il terzo capitolo in particolare si concentra sul potere di registi, sceneggiatori e showrunner di decidere sulla questione morale delle storie. L’autrice fa questa analisi portando degli esempi con le serie tv Tredici, Squidgame, Euphoria e Sex Education.

Il libro si chiude con una sorta di casetta degli attrezzi, come lo chiama l’autrice, dove presenta un glossario essenziale dei termini tecnici che vanno dalle professioni coinvolte nell’industria della fiction seriale ai meccanismi narrativi adoperati da scrittori e produttori (arco narrativo, cliffhanger, ecc.). La conoscenza dell’apparato ci rende spettatori più avvezzi per giudicare l’opera cinematografica e quindi più immuni ai “messaggi fallaci” nonostante la sua fattura tecnica sia di alta qualità. Non poteva mancare in questa guida alle serie per genitori ed educatori un decalogo di consigli per guardarle in famiglia.

Insomma un libro raccomandabile per i nostri lettori, che speriamo venga tradotto preso in inglese e spagnolo. E un ringraziamento all’autrice è doveroso.

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