giovedì, Dicembre 12 2024

Il libro Skyping the Family: Interpersonal Video Communication and Domestic Life (Amsterdam: John Benjamins, 2019) approfondisce le ragioni di esistere, le modalità di utilizzo e il ruolo della videochiamata all’interno delle interazioni sociali, soprattutto in famiglia. Analizza l’uso quotidiano delle videochiamate, in particolare attraverso Skype. Skype e altre applicazioni per le videochiamate hanno lo scopo di fornire alle persone l’opportunità di “comunicare come farebbero normalmente (più o meno), senza una qualche deformazione causata dall’intermediazione della tecnologia”.

Le videochiamate hanno cambiato per sempre il modo in cui le famiglie possono comunicare tra loro a migliaia di chilometri di distanza. Alcuni amano davvero usare le videochiamate per poter vedere l’altra persona e l’ambiente circostante, mentre altri percepiscono questo come una fonte di disagio e imbarazzo.

In un certo senso, la videochiamata porta le conversazioni quotidiane un passo più avanti, poiché entrambi gli utenti possono vedersi. Nelle relazioni degli utenti su videochiamata, la presenza, gli auguri, i saluti, gli argomenti di conversazione si mescolano tra loro.

In primo luogo, gli autori mostrano di conoscere ed utilizzare personalmente Skype/Skyping con amici, familiari, colleghi, ecc. Le persone parlano di Skyping con familiarità, perché il termine è entrato ormai nel linguaggio comune specie in lingua inglese. E il semplice fatto che emerga questo termine ne dimostra l’importanza.

È evidente che gli autori del testo (che si presenta come una raccolta di vari capitoli, composti nella maggior parte da ricerche) hanno dedicato molto tempo a questo lavoro. Ciascuna sezione si serve di casi di studio che dimostrano e avvallano le tesi riportate. Il libro vuol focalizzarsi anzitutto sulle famiglie, come utenti principali di Skype, perché spesso in famiglia, quando si è distanti, si usa questo strumento per stabilire una connessione. Spesso ci si racconta attraverso il video più di quanto non si faccia semplicemente parlando. Ad esempio, quando un genitore va in viaggio d’affari, un ragazzo va in Università, un cugino o un altro parente va in un’altra parte del mondo, Skype consente ai membri della famiglia di rimanere in comunicazione attraverso il video.

Harper, Watson e Licoppe, i curatori del libro, hanno esplorato il modo in cui le conversazioni familiari possono subire modifiche durante una videochiamata. Skyping è un ottimo mezzo per raccontare storie e mantenere il contatto visivo con gli altri, ma modifica il modo in cui le persone interagiscono. La videochiamata si differenzia dall’interazione faccia a faccia, perché il flusso della conversazione non può scorrere nello stesso modo. Spesso, le norme delle interazioni familiari non si mantengono su Skype. Parlare sopra a qualcuno è più frequente, mantenere un singolo argomento può essere più difficile. Tuttavia, tutte queste cose
forniscono anche un livello più profondo di intimità rispetto a una semplice telefonata. Infine, Skyping crea anche intimità attraverso le videochiamate multiple e la messaggistica simultanea, in cui le persone possono condividere schermi, mostrare le cose che vedono, dei testi o inviare messaggi durante la videochiamata.

Il libro, di carattere accademico è carico di gergo e ricco di dettagli, dati e citazioni. Per questo, può essere difficile da seguire e da leggere in una sola seduta, a causa della sua natura prolissa e completa, soprattutto se qualcuno è nuovo a questa forma di tecnologia. Tuttavia, se sei in grado di superare questi ostacoli, allora Skyping the Family è uno studio pieno di informazioni utili e ben scritto. Rivela molto dell’uso delle videochiamate come parte integrante della società moderna e degli effetti che ha sulle nostre interazioni quotidiane.

Un limite del libro è il fatto che tutte le ricerche sono circoscritte a un particolare “strumento” di videochiamata: Skype. Sarebbe utile ampliare il campo e fare spazio a confronti con altre modalità di videochiamate, in modo da distinguere quali aspetti concernono lo strumento, col suo condizionamento tecnologico, e cosa alla “conversazione familiare” di per sé.

Infatti, rispetto a quando il libro è stato pubblicato (2019), negli ultimi mesi a causa della pandemia COVID, si è moltiplicata l’offerta di applicazioni informatiche gratuite che consentono le videochiamate: Face Time, Facebook Messenger e Zoom su tutte, che superano addirittura Skype negli Stati Uniti, e a seguire Google Hangout/Meet e Whatsapp.

Previous

PER CHI SUONA LA CAMPANA....SE SUONA!

Next

Baby influencer: piccole web star crescono

Check Also