sabato, Dicembre 21 2024

Quanti sono i film sul Natale? Centinaia, forse anche di più. Alcuni li conosciamo a memoria e non smetteremmo mai di guardarli, altri invece ci sembrano un po’ banali e scontati. Si va dai classici della Disney ai più recenti. Siamo stati abituati fin da piccoli a guardarli durante le feste: la televisione ce li riproponeva sempre con cadenza annuale il 25 e il 26 dicembre e poi, ammettiamolo, a volte servivano ai genitori per distrarci mentre lavavano i piatti o sparecchiavano la tovaglia del pranzo post natalizio. Allora, forse, è il caso di cambiare quest’anno e di vedere a Natale dei film che davvero non ci aspetteremmo… Ecco alcuni miei suggerimenti. Torrone e noci alla mano, mettiamoci comodi sul divano….

Encanto, film d’animazione del 2021 diretto da Byron Howard, Jared Bush e Charise Castro Smith

Vincitore dell’Oscar 2022 come miglior film d’animazione, Encanto propone una storia esotica ed affascinante, ricca di significato e contraddistinta da valori universali quali la famiglia e l’amore per i genitori.

La famiglia Madrigal, che vive in un piccolo villaggio in Colombia, è dotata di superpoteri e tutti sono pronti ad andare in soccorso dei più bisognosi, risolvendo spesso vari problemi dei cittadini. L’unica componente della famiglia che non possiede alcun potere è la giovane Mirabel. Per questo si sente diversa rispetto alla sua famiglia, ma vive ugualmente serena con i suoi cari, accettando la propria “mancanza”. Un giorno, però, i Madrigal si troveranno in grande pericolo e toccherà proprio a Mirabel, l’unica senza poteri, salvare i propri familiari…

Familyandmedia consiglia: da guardare il 25 dicembre di sera, quando i parenti sono andati tutti a casa e nel silenzio della sala da pranzo rimane solo la magia dell’albero di Natale.

 Luca, film d’animazione del 2021, diretto da Enrico Casarosa

Luca e Alberto sono due pesci, ma quando sono fuori dell’acqua assumono l’aspetto di ragazzi. Una favola per sottolineare l’importanza del rispetto verso chi appare diverso da noi.

Luca è un “mostro marino”, i genitori lo hanno cresciuto con il divieto di non superare la superficie del mare perché entrerebbe in un ambiente per lui troppo pericoloso. Luca invece, invitato da Alberto, si accorge che, come approda sulla terraferma, assume sembianze umane e che il mondo di “sopra” non è poi così male. I due ragazzi, diventati amici, coltivano un sogno: girare il mondo in Vespa. Per questo si iscrivono a una gara di abilità del paese di Portorosso, spalleggiati da Giulia, una ragazza che hanno conosciuto al porto. I due ragazzi sanno che basterebbe un loro semplice contatto con l’acqua per far scoprire agli altri che in realtà sono pesci, ma decidono di correre comunque il rischio…

Familyandmedia consiglia: da guardare in famiglia con i bambini, per insegnare loro fin da piccoli il rispetto della diversità.

Toy story 3, film d’animazione del 2010, diretto da Lee Unkrich

Andy, proprietario dei giocattoli animati protagonisti di Toy Story e Toy Story 2, ha ormai 17 anni e sta per andare al college. I giocattoli si stanno rassegnando ad andare a finire in soffitta o a venir regalati ad un asilo. Ben presto, però, si accorgono che la loro sorte è anche peggiore…

C’è chi pensa che l’animazione sia “un’arte minore”, che non si possa riprodurre la forza espressiva di un volto umano. Eppure, il film in questione ci regala scene di grande intensità: quando ormai tutto è perduto e il gruppo dei giocattoli sta per esser inghiottito dalla fornace di un inceneritore di rifiuti, loro non si parlano, ma con uno sguardo che dice tutto, si stringono le mani, formando “una catena umana” in attesa della fine. O quando la madre di Andy, fino all’ultimo impegnata nell’aiutare il figlio a preparare i bagagli, si ritrova nella sua stanza ormai svuotata e di colpo realizza: il suo “piccolo” da domani non sarà più in quella stanza e un nodo le stringe la gola…

La saga non finisce qui. Per gli appassionati, segnaliamo anche Toy story 4, del 2019.

Familyandmedia consiglia: per gli adolescenti, da guardare dopo la classica tombolata. Toy story parla di amicizia e tocca temi profondi come l’abbandono, la solitudine e la crescita. I0eale per creare un dibattito sotto l’albero post visione.

Letters to God, film del 2010, diretto da David Nixon e Patrick Doughtie

Tyler ha solo 8 anni ed è affetto da tumore al cervello, che lo porta continuamente a sottoporsi a fastidiose chemioterapie. Il padre è morto da tempo, ma ha una madre affettuosa, Maddy, che si dedica a lui, senza trascurare il figlio più grande di 16 anni. La nonna materna viene spesso a trovarli portando ottimi dolci e dando continuamente iniezioni di serenità a tutti, grazie alla sua solida fede.

Il bambino malato scrive lettere a Dio, ma non per comprendere il motivo del suo male o per chiedere di guarire, bensì per chiedergli di occuparsi di suo madre, di suo fratello, dei suoi compagni di scuola e dei suoi vicini. Il film è tratto da una storia vera ed è pregevole per due aspetti: valorizza la forza della preghiera e aiuta a riconoscere un senso soprannaturale alla sofferenza causata dalla malattia. Inoltre, mostra con delicatezza e saggezza la funzione dei nonni in seno alla famiglia, nell’amicizia sul lavoro, quando è proprio il lavoro lo strumento chiave per riprendere le fila della propria vita e iniziare da capo, come succede a Brady, che recupera i rapporti con la sua famiglia proprio grazie al piccolo Tyler, conosciuto grazie al suo lavoro di postino….

Familyandmedia consiglia: lo ammettiamo, non è un film relax dopo cenone. Vale la pena guardarlo insieme ai nonni e a chi sa spiegare in famiglia il valore della speranza.

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