venerdì, Marzo 29 2024

Lo scorso 3 dicembre è stato presentato in anteprima nelle sale
cinematografiche della Spagna il film “Festeggiamo in pace”, un musical per
famiglie diretto dal regista Juan Manuel Cotelo prodotto dalla società
Infinito + 1.

Dopo il lungo lock down dovuto al coronavirus, il lungometraggio arriva
finalmente sul grande schermo. Questa non è stata l’unica pandemia della
storia. Purtroppo c’è anche un’altra piaga, quella dei fallimenti
familiari. Tante ore a casa, di convivenza, ci hanno messo tutti alla
prova; e in più di un’occasione gli attriti hanno portato a liti che hanno
rovinato più di un rapporto.


Un musical di Natale allegro, divertente e adatto alle famiglie

Cotelo si serve del trinomio musica, umorismo e Natale per proporre un
copione in cui i genitori sono sull’orlo del divorzio.

La storia ruota attorno al matrimonio tra gli attori Teresa Ferrer e Carlos
Aguillo (padre e madre nel film), che hanno tre figli: Belén, Ángel e
Irina. Questi, stufi della crisi matrimoniale dei loro genitori, conditi da
urla e rimproveri, decidono di ordire un piano e scrivere una lettera ai
Magi e a Babbo Natale come ultimatum che recita così:

“Cari Re Magi e caro Babbo Natale: quest’anno ci siamo comportati molto
male, ma i nostri genitori si sono comportati peggio. E per il loro bene
abbiamo dovuto punirli”.

Tuttavia, il segreto di questa trappola è che non è davvero una punizione
ma un dono, perché vogliono raggiungere una riconciliazione e ricominciare
da capo.

Per fare questo, saranno confinati nella casa di famiglia sotto chiave,
senza schermi o distrazioni di alcun tipo, così che dovranno guardarsi di
nuovo negli occhi e chiedere perdono.

Attraverso le diverse canzoni, i membri di questa famiglia porteranno alla
luce risorse nascoste dentro di sé. Cercherò di catturarne alcune, di
seguito, ripercorrendo alcuni brani della colonna sonora del film.

Niente lupi

La prima canzone, tanguera e un po’ aggressiva, presenta una situazione che
si rivela un classico nelle famiglie: dentro l’auto, smarrito, qualche
bambino stordito.

I testi ci collocano nelle situazioni in cui i litigi sono arrivati ​​a un
punto tale che l’amore che provavano non viene più manifestato. I lupi a
cui si riferiscono sono ladri di sogni, che possono essere fuori o dentro
la stessa casa.

Queste mura

Questa canzone, più malinconica, ci riporta all’infanzia che la madre
trascorse tra le mura della casa dove andranno a festeggiare il Natale.

Sognava una casa unita simile a quella in cui viveva da bambina e si
rammarica di aver perso fiducia in quel progetto quando si rende conto che
è lontana dal realizzare quei sogni da bambina.

Più benzina per il fuoco

Il padre si sente claustrofobico e ansioso a causa del suo lavoro e del suo
spietato capo che lo sfrutta al massimo. Il suo lavoro lo assorbe
completamente e influenza negativamente il suo rapporto coniugale. E allora
lui si rifugia negli schermi: computer, cellulare e televisione.

La canzone della nonna

Qui si mette in luce l’esperienza e i consigli della nonna. Come diceva
Madre Teresa “ama finché non fa male. Se fa male è un buon segno”.

Ci proverò

Entrambi ricordano quando si sono innamorati e chiedono a Dio cosa è
successo nel loro rapporto di copia.

Questa canzone è la svolta o il punto di svolta in cui i genitori vogliono
riprovarci. Si tratta di rimettere a fuoco la situazione e guardare di
nuovo con occhi nuovi la persona che ami.

Come il primo giorno

Vi sono tanti gli agenti esterni alla coppia che possono distrarli dal loro
compito: flirt nell’ambiente di lavoro, stress da lavoro, schermi,
l’influenza degli altri.

Quando la coppia è sopraffatta da queste distrazioni, conviene tornare
all’inizio senza perdere di vista la Meta: raggiungere insieme il Cielo.

Facciamo la festa in pace

Per preservare la pace familiare c’è un trucco che ribalta ogni situazione:
il perdono. Una riconciliazione nel tempo agisce come un balsamo per
qualsiasi ferita e impedisce che un problema si ingrandisca.

Insomma, un film per tutta la famiglia che custodisce il tesoro dell’unione
familiare con un messaggio chiaramente ristoratore e di speranza.

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