giovedì, Novembre 7 2024

Rapportandosi con i modelli di bellezza proposti intorno a lei, una donna che abbia appena partorito rischia di sentirsi a disagio con il suo fisico cambiato, con i suoi inevitabili chili di troppo o le sue smagliature.

Eppure quei difetti fisici non sono altro che la conseguenza di un evento meraviglioso.

In molte civiltà del passato, un corpo formoso era considerato bello e attraente, perché richiamava la fertilità, cioè la capacità tutta femminile di custodire e donare la vita: la donna era bella proprio per la sua capacità generativa.

Oggi, almeno in Occidente, le donne hanno ottenuto il riconoscimento di diritti fondamentali negati anche solo fino a qualche decennio fa, ma in concomitanza con il raggiungimento di importanti traguardi si sono lasciate portare via un grande privilegio: quello di potersi sentire belle – in tutti i sensi – con i loro corpi “provati” dalla maternità.

Il ruolo dei media

Avere un figlio, spesso è considerato solo uno dei tanti aspetti della vita di una donna e, spesso, non è nemmeno tra i più importanti. Ci sono davvero una serie infinita di “cose da fare”, prima di potersi “sacrificare” per una famiglia. E questa tendenza è visibile anche nei media.

Basta lanciare un rapido sguardo al mondo dello spettacolo o della moda, al grande schermo o alle pubblicità: appaiono sempre più donne in forma, donne in carriera, donne indipendenti, donne piene di hobby, donne seducenti, donne sportive, donne in vacanza, ma si vedono davvero poche donne mamme.

Perciò, una donna che per mettere al mondo un figlio rinunci ad alcune cose, tra cui la sua forma fisica, ad esempio, rischia di sentirsi un pesce fuor d’acqua.

Tuttavia, una società ha futuro solo nella misura in cui sappia valorizzare la vita e colei che ha l’importantissimo compito di portarla in grembo.

I mezzi di comunicazione possono fare molto per questo: abbiamo bisogno di immagini che sappiano racchiudere e svelare l’immenso valore della maternità. Abbiamo bisogno di film, di letteratura, di spot che sappiano cogliere la magia di quel corpo “diverso”, che sappiano vedere nei difetti fisici della gravidanza e del post-parto delle meravigliose, preziose cicatrici.

La bellezza di un corpo materno

Capita di incupirsi, davanti ad uno specchio, vedendo che il proprio corpo si trasforma. Capita di sentirsi a disagio.

“Nessuna donna è più bella di te, nessuna è più femminile di te, perché tu porti dentro una vita: stai facendo qualcosa di unico e meraviglioso, qualcosa che solo tu, in quanto donna, puoi fare … Preferisci avere un fisico perfetto o portare dentro di te nostro figlio?”

Queste sono le parole che mi ripeteva sempre mio marito in quei momenti, queste sono le parole che ogni neo-mamma dovrebbe sentirsi dire.

Tutte dovrebbero avere qualcuno che dedichi loro una lettera come quella che Rafael Hurtado dedicò a sua moglie proprio tramite Familyandmedia.

È giusto che una donna curi il suo corpo, che non sia trasandata, che ritorni in forma, ma è giusto anche che, subito dopo aver partorito, guardandosi allo specchio si veda stupenda, per il fatto che il suo corpo è diventato tempio della vita.

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