venerdì, Novembre 22 2024

Il termine telelavoro risale al 1973 quando fu coniato dall’ingegnere della NASA Jack Nilles durante la crisi petrolifera. La “tele-scuola”, o forse è meglio chiamarla scuola a distanza, è emersa invece come una necessità in piena pandemia per dare continuità all’anno scolastico ’19/’20, grazie in gran parte alla tecnologia. In altre parole, sia il lavoro a distanza che la scuola a distanza nascono a seguito di una crisi.

E questo comune denominatore è ciò che permette di sviluppare la riflessione che propongo di seguito. Come combinare queste tre variabili molto complesse nella nostra quotidianità per gestire al meglio la vita familiare: telelavoro, scuola a distanza e crisi pandemica.

Il telelavoro e la scuola a distanza ai nostri giorni

Da marzo 2020, il coronavirus ha accelerato l’espansione del lavoro da casa e della scuola virtuale in tutto il mondo, anche se siamo ancora lontani dall’avvicinarsi ai livelli dei Paesi Bassi, paese leader in questa modalità, sopratutto per lo smartworking.

In entrambi i casi, sia nel lavoro che nella scuola a distanza, il protagonista è stato il computer o qualsiasi dispositivo dotato di connessione internet. E questo metodo ha iniziato a essere utilizzato per situazioni estreme, come la storica nevicata “Filomena” avvenuta a Madrid tra il 6 e l’11 gennaio 2021, dove sia gli studenti che i lavoratori hanno utilizzato questi strumenti per stare al passo con le lezioni e la vita professionale.

Tutto passa da una buona organizzazione

Tanto per cominciare, è chiaro che la parola chiave per trovare un certo equilibrio è senza dubbio organizzazione. Ma prima di iniziare a organizzarci, dobbiamo spiegare ai bambini cosa sta succedendo. Non dobbiamo drammatizzare, ma bisogna levarli l’incertezza che li potrebbe rendere più nervosi e turbati.

Il passo successivo è raccogliere informazioni, a cominciare ad esempio con gli orari delle classi dei bambini o le date delle riunioni virtuali di
lavoro. Una volta raccolte le informazioni pertinenti e necessarie, tutti questi appuntamenti vengono inseriti in un unico calendario comune.

Ma altrettanto importante è sapere quanti dispositivi abbiamo a disposizione. Più ne abbiamo meglio è, non c’è dubbio. Se le risorse sono limitate, bisogna sfruttarle bene.

Insomma, valuta la tua realtà familiare: quanti siete, quanti dispositivi si hanno, il livello di importanza di ogni appuntamento in calendario, ecc. Ci sono tante casistiche quante sono le persone nel mondo.

Poiché ora la scuola e il lavoro si svolgono a casa, è necessario tenere conto anche delle faccende domestiche. Queste attività, che in situazioni normali possono essere delegate ad un’altra persona, ricadranno su di noi in quanto non è consentito uscire di casa. L’intera famiglia allora dovrebbe essere coinvolta per dare un aiuto.

Questi criteri, insieme ad alcune regole base di convivenza e al nostro calendario, saranno sufficienti per iniziare la nostra prima giornata di smartworking e scuola a distanza.

Con questa organizzazione eviteremo i tipici inconvenienti che troviamo quando si combinano due operazioni che a prima vista sembrano incompatibili, come il multitasking (più compiti contemporaneamente) e la riduzione al minimo delle distrazioni.

Il buon senso è la prima regola: alcuni consigli utili

Ecco alcuni consigli utili e di buon senso che mi sento di darvi. Innanzitutto avere un posto in casa dove poter svolgere il nostro lavoro in tranquillità. Se possibile, deve essere sempre lo stesso. Sarà importante
inoltre valutare se è possibile rendere accessibile il nostro ufficio
domestico ai nostri figli o agli altri familiari.

Un altro accorgimento molto utile che personalmente adopero è stato quello di impostare diversi allarmi sul mio cellulare per avvisarmi 15 minuti prima dell’inizio delle lezioni, tempo più che  sufficiente per preparare il bambino alla sua lezione.

Inoltre sarebbe opportuno informare il proprio capo della nostra disponibilità a tenere riunioni virtuali. Se è un capo di buon senso, cercherà un confronto per raggiungere un accordo.

Affinché il lavoro sia veramente produttivo, in alcuni casi può essere opportuno considerare di lavorare prima che la famiglia si svegli o mentre i più piccoli della casa riposano. Inoltre, per organizzare i pasti e non impiegare più tempo del necessario, è una buona idea puntare su un menù settimanale.

L’inizio della giornata: trovare il passo giusto

All’inizio della nostra giornata lavorativa e della nostra scuola virtuale, si consiglia di svolgere gli stessi compiti di qualsiasi giornata normale: colazione, ordinare la stanza e igiene personale.

Trovare spazio per una breve riunione mattutina con i congiunti potrebbe essere un vantaggio per spiegare a tutti come si articolerà la giornata. Per i bambini è sempre molto utile sapere cosa viene dopo ogni attività. Pochi minuti prima del nostro collegamento, è consigliabile familiarizzare con calma con le piattaforme di lavoro, per avere tutto sotto controllo. Come vedete, l’inizio della nostra giornata è fondamentale per trovare il passo giusto. Insomma, il “telelavoro” in contemporanea con le classi virtuali dei bambini non è una missione impossibile.

Il segreto? Se come famiglia diventiamo una squadra, tutto sarà più facile e troveremo l’equilibrio, un equilibrio che non è mai definitivo ma sempre aperto ai cambiamenti. Di definitivo c’è solo la certezza del campo santo, la vita è sempre… Vita.

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