giovedì, Dicembre 12 2024

Serata al ristorante.

A destra un bambino mangia della pasta davanti ad uno smartphone, appoggiato al cestino del pane, a sinistra due signori consumano la loro mporzione di pesce a testa bassa, mentre la figlia adolescente mangia pizza e cellulare tutto il tempo; dietro, tre bambini sono riuniti intorno a un tablet, assorti, rapiti, come se il mondo esterno non esistesse più e davanti ho mio marito, al quale con discrezione faccio presente ciò che vedo – non voglio immischiarmi nelle tavole altrui, è solo una deformazione professionale, visto che mi occupo di comunicazione e famiglia – aggiungendo: “Ti prego, promettimi che non finiremo mai così! A tavola si sta insieme…”

Di qui, è nata l’idea di ragionare con voi sull’importanza della convivialità a tavola e su come ravvivarla, per evitare che i pasti si riducano ad un mero consumo di cibo e tecnologia.

Di seguito, offrirò solo alcuni spunti, alcuni consigli pratici per far sì che i nostri pranzi o le nostre cene restino momenti preziosi, delle occasioni per stare insieme.

1. Provate a mettere via ciò che vi distoglie dall’altro

So che può sembrare incredibile, ma pare che l’essere umano sia in grado di mangiare anche senza tenere un telefonino in mano. Pensate che riesce a farlo persino con la televisione spenta e lontano da un tablet. Non ci credete? Beh, allora provateci.

Se è da un po’ che durante i vostri pasti ciascuno sta da solo con sé stesso, provate a mettere via ogni apparecchiatura che possa distrarvi dalle persone che sono accanto a voi in carne ed ossa. Provate a concentrarvi su chi si trova seduto vicino a voi: marito, moglie, figlio, figlia. Rendersi conto di “essere insieme” è il primo passo per “stare insieme”.

2. Interessatevi all’altro

Una volta spenti gli apparecchi elettronici, probabilmente scoprirete che il mondo continua ad esistere.

Se siete a tavola con vostro marito, vostra moglie o i figli, potreste cominciare a parlare, a chiedervi e dirvi come state, cosa avete fatto quella mattina o quel pomeriggio, se avete qualche problema, se siete felici o preoccupati per qualcosa.

Raccontatevi aneddoti, rendete partecipi di ciò che vi accade i vostri famigliari.

Il momento della tavola è un momento unico della giornata, in cui cessiamo per un po’ di svolgere le nostre attività e ci ritroviamo con i famigliari. Sfruttiamo questo tempo di sosta per sconnetterci da tutto e connetterci con chi amiamo. Semplicemente “parlare” davanti ad un piatto caldo è un modo bellissimo per tenere in vita i nostri rapporti.

3. Guardatevi negli occhi

L’affetto non passa solo attraverso delle parole: si comunica in tanti modi, con dei gesti, con degli abbracci. A volte basta solo guardarsi negli occhi. Non sempre avremo “qualcosa da dire” e allora non dobbiamo rifuggire necessariamente il silenzio, ciò che conta è che dietro al silenzio non si nasconda indifferenza. Il silenzio può allontanarci, oppure può essere gustato insieme. Anche a tavola, non stanchiamoci di guardare negli occhi chi amiamo, per condividere semplicemente lo stesso momento.

4. Stimolate la condivisione dei bambini

La vitalità e la fantasia dei bambini dovrebbero essere considerati “patrimonio dell’umanità”. Una delle cose più tristi che si possano vedere sono dei bambini spenti, “sedati” dai cartoni animati o semplicemente lasciati in disparte da degli adulti che non hanno voglia di coinvolgerli, di entrare nel loro mondo.

Lasciate che i vostri pasti siano invasi dalla vitalità dei bambini
: fateli esprimere, ponete loro domande, mostratevi interessati a ciò che pensano. Scoprirete che una tavola in cui i bambini possono parlare, raccontare, ridere, rende l’aria più allegra, i problemi più sostenibili, e soprattutto farà crescere degli adulti empatici, capaci di stare sul serio insieme agli altri.

5. Cercate il vostro modo di stare bene a tavola

Ogni famiglia ha un suo “carattere”, delle particolarità proprie che la rendono un universo unico ed irripetibile. Trovate i vostri giochi, le vostre attività legate alla tavola (cucinare insieme o a turno il pasto preferito di ciascuno, raccontare ciascuno una cosa divertente che gli è accaduta durante il giorno, trovare ognuno un motivo per dire “grazie” in quella giornata ecc.…).

Ciò che conta è che il momento del pasto rispecchi l’anima della vostra famiglia. Ecco allora il nostro ultimo consiglio: sbizzarritevi!

E voi come valorizzate i pasti in famiglia? Se volete, scrivetelo nei commenti… potremmo trarne spunto per un prossimo articolo!

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