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Scegliere un film 2012 (a cura di Armando Fumagalli, Luisa Cotta Ramosino), Edizioni Ares, Milano 2012.

Cinematograficamente parlando, l’ultima stagione sarà ricordata come quella dei supereroi: Capitan America, The Avengers, Batman, Spiderman… e forse si potrebbero includere anche Mission Impossible IV e Sherlock Holmes II, tra i più grandi successi accanto alla prima puntata della nuova saga destinata ai ragazzi Hunger Games, tutti prodotti di avventure ad alto tasso di adrenalina che offrono storie dal grande impatto emotivo non prive di valori.

Ma in questa annata il cinema americano ha offerto anche dei film impegnati e ambiziosi, tra cui spiccano Le Idi di marzo (sul mondo della politica e i suoi compromessi), Margin call (appassionante racconto delle origini della crisi economica mondiale), L’arte di vincere (storia vera ambientata nel mondo del baseball) o The Help (che parte da una esperienza personale per raccontare la battaglia contro il razzismo negli anni sessanta).

Così spiegano Armando Fumagalli e Luisa Cotta Ramosino nell’ introduzione di Scegliere un film, che raccoglie i titoli più significativi da settembre 2011 a giugno 2012. Il libro piacerà a tutti gli amanti del cinema, ma sarà particolarmente utile agli organizzatori di cineforum in contesti educativi (scuole, gruppi giovanili, associazioni, parrocchie ecc.) e ai genitori che vogliono scegliere dei film da vedere in famiglia.

Secondo i curatori, a livello europeo non sono mancate le belle sorprese: i due grandi successi francesi The Artist e Quasi amici, ma anche una manciata di titoli molto interessanti sia sotto il profilo artistico sia sotto quello valoriale: Miracolo a La Havre del finlandese Kaurismaki, Sister della svizzera Meier, Tutti i nostri desideri e La guerra è dichiarata dei francesi Lioret e Donzelli rispettivamente, oppure la co-produzione Il primo uomo di Gianni Amelio, “vicende ‘piccole, ma preziose nel raccontare un’umanità toccata dal dolore ma non priva di speranza”. Altri titoli da considerare: l’argentino Cosa piove dal cielo, vincitore del premio di critica e pubblico al Festival di Roma ma passato troppo in fretta dalle sale e che “merita di essere recuperato per lo sguardo intelligente e positivo che getta sull’uomo”, e l’iraniano Una separazione, vincitore del premio Oscar come migliore film straniero. D’altra parte, in un anno orfano dei prodotti della Pixar, non sono mancati cartoni animati capaci di unire genitori e figli, come Arthur Christmas e Il castello nel cielo, ennesimo capolavoro del maestro Miyazaki.

Mentre in Italia si verifica una battuta d’arresto in termini di incassi ma sopratutto in termini di idee e capacità di rinnovamento. Sempre secondo gli autori del volume, “i titoli che hanno richiamato il pubblico sono stati riproposizioni di concept già sperimentati, come Benvenuti al Nord o Immaturi 2 — Il viaggio, che poco o nulla aggiungono agli originali”. L’eccezione, Cesare deve morire, dei fratelli Taviani, cinema d’impegno civile, affascinante e potente con un cast di carcerati, vincitore al Festival di Berlino.

Dal 2004 viene pubblicato questo volume della casa editrice Ares, rivolto ad un pubblico intelligente ed aperto ma non specialistico. I film vengono votati da una a cinque stelline, tenendo conto dei pregi di contenuto e formali. Le recensioni, accurate e scritte bene, servono ad orientare la scelta ma aiutano anche a riflettere sui film già visti, merito del gruppo di giovani e competenti redattori: sceneggiatori, story editor, docenti, studiosi del campo.

I criteri che guidano il loro lavoro sono soprattutto l’importanza attribuita alla componente narrativa del film (storia, personaggi ma anche valori di cui la storia si fa portatrice) e il punto di vista radicato in una antropologia cristiana. Di grande utilità risultano sia le indicazione esplicite sugli elementi problematici (scene erotiche e/o di nudo, di violenza, di terrore, linguaggio volgare, indulgenza sull’uso di droghe o sull’uso smodato di alcool ecc.) che gli annessi alla fine del volume, con gli elenchi di migliori film per tutti, per i più giovani, per discutere. É vero che le recensioni di Scegliere un film compaiono spesso “in anteprima” sul sito www.familycinematv.it, ma avere tutte a portata di mano in un libro curato bene non guasta, anzi ne vale la pena.

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