giovedì, Dicembre 12 2024

“Casti alla meta”, edito dalla Mimep-docete, è un testo narrativo che si colloca nell’ambito della vita pratica, e che vale per tutti, cristiani e non cristiani; è un libro coraggioso in cui l’autrice Cecilia Galatolo, giovane donna, moglie e mamma di due bambini, parla di castità, una delle virtù umane più scomode e  complesse, valore da molti ignorato e spesso deriso e disprezzato, e affronta il tema della sessualità proponendo ai giovani la via da seguire degna di loro, per vivere un fidanzamento e poi un matrimonio vincente.

Il leitmotiv del libro è il messaggio “tu sei prezioso” e la meta cui l’autrice ci conduce, senza giudicare nessuno e senza moralismi, ma con delicatezza e al contempo franchezza, con un linguaggio audace e incalzante, è l’amore vero: vero perché casto. Sì, perché la castità non è un limite imposto dall’esterno all’amore, bensì un suo ingrediente che ne impedisce la corruzione, come il sale con i buoni cibi. I piatti gustosi vanno cucinati con la giusta quantità di sale.

Colpisce subito l’immagine di copertina: accattivante, fresca e gioiosa; tuttavia, mentre il sottotitolo è attraente e desta curiosità, il titolo rimane troppo esplicito e la parola “casti” in primo piano fa correre il rischio di etichettare il libro come qualcosa di bigotto e retrogrado, escludendo dalla lettura tutti coloro che non hanno un background cristiano. E ciò sarebbe davvero un peccato, perché, al contrario, il libro mostra innanzitutto l’universalità del valore della castità, basato sulla preziosità unica e inestimabile della singola persona e del suo corpo, e mostra che tale strada è percorribile da tutti, anche da chi pensa che sia ormai troppo tardi.

Certamente è un libro controcorrente, che non offre vie facili e spensierate da percorrere per raggiungere la felicità, invece propone strade in salita che non escludono la fatica e magari anche il cadere.

Nell’immaginario collettivo castità è associata a privazione, sacrificio, qualcosa di contrario alla natura umana, al massimo riservato ai religiosi e alle religiose. Invece l’autrice ribalta questi luoghi comuni e pregiudizi e ci guida nella spiegazione di un motivo per cui vale la pena intraprendere questa strada, saziando la fame di domande che ognuno si pone in una fase della vita tanto esplosiva ed eccitante quanto turbolenta e piena di dubbi, quale è quella della giovinezza.

Galatolo intercetta il bisogno universale dei ragazzi, che pensano e riflettono e meritano risposte precise, ragionevoli e ragionate riguardo la sessualità e come viverla da fidanzati, specialmente se ci si scontra contro ciò che propongono gli amici, la televisione, i libri, il cinema e la rete.

L’autrice, mostrandosi una ragazza come le altre, con i suoi desideri, le sue pulsioni e i suoi dubbi, dà delle risposte concrete e soprattutto convincenti e dimostra di conoscere a fondo queste risposte perché lei per prima si è posta quelle domande e ha vissuto quelle difficoltà. Questo partire dalla propria esperienza è una caratteristica avvincente: in tal modo l’autrice si pone vicino ai ragazzi e dimostra di comprenderli; inoltre, grazie a esempi e testimonianze personali e di altri ragazzi e ragazze, non rimane su un piano ideale irraggiungibile (perché se ce l’hanno fatta loro è possibile per tutti!) e non si trattiene neppure di fronte a temi che potrebbero sembrare forti e sconvenienti, ma con semplicità descrive e affronta tutte le variabili e le tentazioni in cui un ragazzo e una ragazza possono cadere.

Brillante è l’idea di lanciare, nell’introduzione, una sfida al lettore mettendolo di fronte a una scelta: seguire la voce della maggioranza, che suggerisce di vivere la sessualità “liberamente” seguendo il proprio istinto, o viverla dalla consapevolezza che la propria persona ha un valore unico e più alto del semplice livello materiale di strumento di piacere, in modo che il sesso tra uomo e donna diventi dono e accoglienza reciproca, base per un amore vero ed eterno. Così la castità non è più un dogma da prendere per fede, un dovere imposto senza ragione, un “si deve fare così, se no è peccato!”, ma diventa una scelta libera e consapevole di chi antepone al sesso la propria persona, con il bagaglio unico di interiorità, mente e cuore; così da vivere una sessualità pulita, innocente, tenera e anche piacevole!

Certamente tra le righe non si nasconde l’imprescindibile aiuto di Dio nel perseguire tale cammino; questo se da una parte potrebbe sembrare all’apparenza un testo poco convincente per un ambiente non cattolico, dall’altra potrebbe essere invece una spinta per conoscere o riavvicinarsi a ciò che la morale cattolica veramente sostiene, e non ai depauperati surrogati che cristiani poco umani vivono per mancanza di una adeguata formazione…

Sarebbe meraviglioso se questo piccolo volume fosse letto dai diretti destinatari, cioè i ragazzi, ma anche dagli adulti di ogni ambiente. Ne è raccomandata la lettura a tutti coloro che operano tra i giovani, prima di tutto i genitori, quindi gli operatori della pastorale giovanile, coloro che tengono corsi di preparazione al matrimonio, catechisti e sacerdoti, ma anche a chi semplicemente è curioso di un modo nuovo di approcciarsi all’argomento.

Questo libro è una ventata di freschezza in una visione bigotta della castità e si propone di far conoscere a tutti la sete di bellezza e purezza che è in ognuno, risvegliando il desiderio di vivere una sessualità finalmente libera, anziché “liberata”.

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