giovedì, Novembre 7 2024

Le famiglie di oggi passano sempre meno tempo insieme, anche quando si sta tutti a casa. Chi è davanti alla televisione, chi al telefono, chi sfoglia una rivista. Insomma, si tende a rimanere sempre di più chiusi nei fatti propri, immersi nelle proprie preoccupazioni e i momenti di convivialità familiare diventano via via più rari.

Una buona occasione per stare tutti insieme in famiglia è sicuramente la visione di un buon film in comune. Nella nostra sezione Cinema e tv suggeriamo spesso proposte su cosa vedere di interessante in televisione o al cinema, sia per le novità sia per i grandi classici. Vedere un film in famiglia infatti non è solo un piacevole momento di svago, ma anche una buona occasione di dialogo, scambio di opinioni e confronto, che stimola il senso critico, aiuta e alimenta l’unità familiare.

I documentari artistici: educhiamo alla bellezza in famiglia

Ma quali generi vedere? Diciamolo subito. Va bene tutto, dalla commedia ai film drammatici. Non è importante la tipologia ma la qualità e il messaggio del film, che deve offrire spunti di riflessione e di orientamento, oltre ad avere un linguaggio e contenuti appropriati. Tuttavia, se c’è un genere a cui spesso non si pensa ma che possiamo invece vivamente consigliare, è quello dei documentari. Ne esistono di tutti i tipi: storici, naturalistici, scientifici, geografici…la lista è davvero lunga. Forse tra tutti, quello che può appassionare davvero tutta la famiglia, dai grandi ai più piccoli, sono quelli in cui si parla di arte. I documentari artistici oltre ad avere di solito una qualità media di produzione molto elevata, e ad essere ricchi di immagini e musiche accattivanti, hanno una grande qualità: elevano al bello. Mostrare i capolavori dell’umanità, opere e ingegni di universale grandezza, suscita oltre al senso comune dell’ammirazione, anche un senso di emulazione. Ci spronano, per dirla in maniera semplice, ad avere obiettivi, sentimenti e desideri più alti, a vivere più intensamente e a fare meglio il nostro lavoro o studio quotidiano. In altre parole, la bellezza artistica è un forte stimolo per una ricerca della propria perfezione spirituale e materiale.

Papa Francesco. La mia idea di arte

Tra i documentari artistici di recente uscita, segnaliamo “Papa Francesco. La mia idea di arte”, un video racconto della galleria d’arte ideale dell’attuale Pontefice, prodotto dalla Imago film, con regia di Claudio Rossi Massimi. Il documentario è in lingua italiana, spagnola, inglese e cinese. Nasce come trasposizione cinematografica dell’omonimo libro a cura di Tiziana Lupi. Abbiamo incontrato l’autrice e il regista per farci raccontare come è nata l’idea di questa produzione.

“L’idea iniziale è stata di Alejandro Marmo, artista argentino e amico personale del Papa – ci racconta Tiziana Lupi. Entrambi sostengono che l’arte deve avere una valenza sociale oltre che estetica. Alla base di tutto c’è il concetto della lotta contro la cultura dello scarto. Nulla va scartato, né i materiali né tantomeno le persone. La nostra società purtroppo ha preso la pessima abitudine dell’usa e getta. Si usano e si scartano di continuo oggetti, materiali e persone, soprattutto quelle più deboli come i poveri, i malati e gli anziani. Ma nella immensa misericordia di Dio, nulla è scartato e dimenticato, ma tutto ha un valore e un significato all’interno della Sua opera. Il ruolo dell’arte deve essere quello di contrastare questa cultura dello scarto: le persone devono avere sempre una possibilità di riscatto sociale e spirituale e gli oggetti possono essere sempre riutilizzati. Basti pensare come da un blocco di marmo, magari abbandonato nell’angolo di un cantiere, possa nascere una splendida statua. Lo stesso santo corpo di Gesù è lo scarto per eccellenza, l’esempio massimo di come dalla morte possa nascere nuova dignità e nuova vita.”

La bellezza ci salverà

“Papa Francesco – continua Tiziana Lupi – cita spesso un concetto caro a Dostoevskij: la bellezza salverà il mondo. Educare all’arte, significa educare alla bellezza, che è opera di Dio. Purtroppo, ci stiamo abituando all’opposto. Alla diseducazione all’arte e alla disabitudine al bello. Le nostre città sono sempre più brutte. I giovani, sia a scuola sia in famiglia, non vengono più educati alla bellezza, sacrificata in nome di un sempre più estremo funzionalismo materiale. E’ urgente fermarsi un attimo e tornare a riflettere. Dobbiamo tornare ad educare i nostri figli all’arte e al bello, a partire proprio all’interno delle nostre famiglie. Il bello va frequentato, anche in famiglia, anche nelle nostre case.”

In questo la tecnologia e i media possono esserci di grande aiuto: programmi televisivi, documentari, ma anche app che consentono tour virtuali.

Tutto può essere utile per combattere l’abitudine e la rassegnazione al brutto e recuperare invece questo senso del vero e del bello.

Quale è il messaggio di Papa Francesco. La mia idea di arte? “In questo documentario – ci racconta il regista Claudio Rossi Massimi – non è tanto importante scoprire quali sono le opere d’arte amate dal Papa, quanto piuttosto capire la sua idea di arte: per Papa Francesco l’arte non deve essere fine a se stessa, ma essere uno strumento di evangelizzazione, per scoprire il meraviglioso progetto di Dio. Un disegno divino, che non lascia indietro nessuno, con la Sua mano dolce e piena di amore verso gli ultimi e gli emarginati. Il progetto di Dio non contempla il rifiuto, il rigetto, l’abbandono. Tutto ha un senso e un valore, tutto può e deve essere recuperato. Ecco la funzione dell’arte, estetica ma anche e soprattutto sociale e spirituale.”

E allora, cari genitori, cosa aspettate? Cominciamo a respirare e a circondarci di arte, frequentando musei e mostre con tutta la nostra famiglia, oppure vedendo documentari e perché no facendo anche tour virtuali. L’importante è iniziare a piantare il seme del bello all’interno delle nostre famiglie. Basta un semplice click per iniziare ad assaporare tutta la bellezza che ci circonda.

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