venerdì, Novembre 22 2024

Ogni mamma, anche la più amorevole e dedita ai suoi figli, attraversa periodi bui, in cui sente il peso della sua condizione. Vive stati d’animo di cui forse si vergogna ed è sopraffatta da pensieri che non vorrebbe avere.

Capita che non riesca ad apprezzare la vita da madre.

Magari era forte il desiderio di avere dei bambini di cui prendersi cura: quante volte ci siamo immaginate a giocare con loro, ad insegnare la differenza tra bene e male, a spiegare perché è bello saper dire grazie e chiedere scusa… a farci carico delle loro paure e dei loro fallimenti, per poi incoraggiarli a proseguire nel loro cammino?

Da quando il sogno si è avverato, però, probabilmente non sono mancate giornate decisamente no, in cui si è creduto di non riuscire più a spendersi per la famiglia.

Lo sconforto, la stanchezza, le distrazioni esterne spesso ci prosciugano e ci impediscono di apprezzare il grande dono che ci è stato fatto.

Chi allora più di un Dio che è amore, e che vive con noi ogni nostra sofferenza e fatica, può aiutarci a ritrovare entusiasmo, forza, gioia di dare la vita?

Lui può cambiare i nostri occhi quando non riusciamo più a guardare con amore la famiglia.

Lui può darci la forza di ricominciare questo difficile percorso dopo ogni caduta.

Lui fa risorgere ogni volta che muore l’amore per la vita da moglie e da mamma che abbiamo accettato di percorrere.

Vorrei condividere allora con tutte le mamme una lettera scritta a Dio, una preghiera di supplica e ringraziamento, scritta per aiutarmi a ritrovare la gioia di servire i miei bambini, quando sono stanca e vorrei solo fuggire dalla mia vita.

Signore,

Tu mi vedi e mi conosci.

Tu sai quali sono i punti di forza e i punti deboli del mio carattere.

Tu sai quali sono le mie tentazioni.

Tu sai cosa mi impedisce di essere una buona madre.

Conosci le mie ansie e le mie paure.

Chiedo a te, che sei amore infinito, di aiutarmi ad amare i miei bambini con tutta me stessa.

Quando li vedo come un peso, aiutami a vederli come regali stupendi.

Quando mi annoio con loro, aiutami a trovare nuovi stimoli per passare del tempo di qualità in loro compagnia.

Quando sto perdendo la pazienza, donami la calma necessaria per fare ciò che è giusto.

Quando non so apprezzare i loro traguardi, i sorrisi, la dolcezza, dammi luce per guardarli come tu li guardi.

Se mi manca la libertà, mostrami che loro valgono la pena di ogni sacrificio.

Se mi sento sola, ricordami che è un onore passare del tempo condei bambini.

Se sono tentata di credere che ci siano altre priorità rispetto all’essere una mamma, mostrami il grande privilegio e l’enorme responsabilità che ho nell’accudire vite umane.

Se prevale la stanchezza, donami vigore.

Se mi viene voglia di scappare, donami la gioia di restare.

Se avrei solo voglia di urlare, donami la pace interiore.

Se non vedo l’ora che il tempo passi e che loro crescano, donami la capacità di gustare ogni momento.

Se mi sento incapace e inadatta a fare la mamma, rendimi tu la miglior madre che io possa essere per i miei figli.

Se passo più tempo a lamentarmi che a ringraziare, convertimi.

Se mi abbatto e non mi impegno più per rallegrare la vita dei miei figli, donami una nuova letizia, che sappia fiorire nel mio volto e nei miei gesti anche quando sono demotivata.

Se nel mio cuore albergano angoscia e tristezza, donami la capacità di offrire a te quegli stati d’animo, perché tu possa cambiarli in speranza e serenità.

Se i miei figli richiedono più energie di quelle che ho, sii tu la forza che mi manca.

Se i miei limiti personali mi impediscono di svolgere al meglio il mio compito di madre, colma tu il vuoto che lascio in loro con le mie mancanze.

Se non so motivare, stimolare, educare i miei figli come meritano, correggimi.

Se non so apprezzare il dono della mia famiglia, apri il mio cuore perché si riempia di gratitudine.

Se non so fare squadra con mio marito, ricordami che nel matrimonio siamo divenuti alleati.

Se la complicità tra noi si spegne e i nostri gesti diventano meccanici, aiutaci a riscoprire la nostra vocazione di padre e di madre.

Se non sappiamo affrontare come coppia le difficoltà, rinnova in noi la forza del sacramento del matrimonio che ci ha fatti diventare una cosa sola.

E poi ti dico grazie Signore: perché con la maternità mi hai fatto partecipare alla creazione.

Grazie perché mi hai dato fiducia e hai messo tra le mie mani delle preziose vite umane.

Grazie perché mi doni la capacità di vedere i miei errori e di ricominciare daccapo.

Grazie per la mia famiglia e per la tua presenza tra noi.

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