venerdì, Novembre 22 2024

Il 21 marzo scorso si è celebrata la Giornata mondiale sulla sindrome di Down, promossada Coordown Onlus, il Coordinamento nazionale italiano delle associazioni delle persone con sindrome di Down. Per l’occasione è stata lanciata una campagna pubblicitaria, con uno spot firmato dall’agenzia Saatchi&Saatchi per combattere i tanti pregiudizi e stereotipi che ancora ci sono riguardo questa sindrome, uno su tutti, quella di non poter avere una esistenza felice.

“Dear future Mom”, (“Cara futura Mamma”) è l’incipit dello spot, che vede protagonisti quindici ragazzi down di lingua e nazionalità diverse mentre parlano a una futura mamma che ha appena scoperto di portare in grembo un bimbo come loro. Tra ansia, dubbi e mille paure, la donna si chiede che vita potrà avere suo figlio e se potrà mai essere felice. A darle una risposta, rassicurante e al tempo stesso dolce e commovente, sono gli stessi ragazzi disabili, che con la loro testimonianza diretta, dimostrano come le persone afflitte da questa sindrome, pur tra tante difficoltà, possono avere una vita come gli altri, lavorare, amare ed essere felici. I ragazzi infatti spiegano che anche un bimbo down può imparare a fare tutto ciò che per gli altri è semplice e scontato; può scrivere, viaggiare, portare fuori a cena la propria mamma e guadagnare dei soldi per andare a vivere da solo. I sorrisi e gli occhi di questi ragazzi nel video vanno ben oltre la semplice interpretazione pubblicitaria. Non c’è finzione. I loro sguardi e le loro parole sono una sincera testimonianza, piena di energia, calore e grande umanità. Insomma, sono testimoni, non testimonials.

Uno spot forte e molto toccante, valorizzato ancora di più da una dolce melodia di pianoforte, che accompagna e rafforza le immagini.

L’obiettivo della Giornata mondiale è quello di lottare contro i cattivi pregiudizi e promuovere una nuova cultura della diversità e una maggiore integrazione. Per le persone disabili infatti, il benessere è rappresentato soprattutto da una maggiore integrazione nel contesto sociale e lavorativo. E con questo spot si spera di fare un ulteriore passo avanti verso la giusta direzione. I presupposti ci sono tutti dal momento che questo video è tra i più visti e condivisi del Web. Solo su You Tube ha superato i 5 milioni di visualizzazioni.

La felicità non è un privilegio. E quella di una persona colpita da sindrome di Down risiede nel poter fare, in autonomia, le piccole cose della vita quotidiana per poter godere appieno della propria esistenza.

Ecco il link al video: https://www.youtube.com/watch?v=Ju-q4OnBtNU

Buona visione!

Previous

Al via il XX anniversario dell’Anno Internazionale della Famiglia. Una ricorrenza quanto mai opportuna in tempi di crisi e di riflessione

Next

Che succede quando sono i figli a insegnare ai loro genitori ad usare le nuove tecnologie?

Check Also