giovedì, Novembre 7 2024

Meter, l’associazione italiana dedicata alla tutela del diritto dei bambini alla loro innocenza, nel contesto generale di una lotta contro la pornografia infantile, ha pubblicato il proprio rapporto per l’anno 2011 (disponibile solo in lingua italiana) analizzando il panorama globale della pedofilia.

Nel corso di una conferenza tenuta alla Radio Vaticana il 14 febbraio 2012, il fondatore e presidente Fortunato Di Noto ha presentato i dati raccolti alle associazioni di famiglie ed a funzionari di governo.

La ricerca di Meter ha calcolato più di 90.000 bambini vittime di sfruttamento sessuale attraverso la rete. Più di 20.000 siti web pedopornografici sono stati trovati in tutto il mondo: un aumento di quasi il 50% rispetto al 2010. L’incremento dei social network e la loro popolarità ha portato a un aumento significativo della presenza di materiale pedopornografico sul web. Nel corso dell’anno sono stati rinvenuti 1.087 social network illegali, vale a dire il triplo della quantità trovata nel corso dell’anno precedente. “Sexting”, l’uso delle immagini a sfondo sessuale, video e testi scambiati via chat, social network e telefoni cellulari, è purtroppo il modo attuale di inquinare la cultura e rovinare la vita di migliaia di bambini.

Oltre a presentare i dati di fatto, Di Noto ha formulato un invito ad agire: c’è urgente bisogno di una rete che garantisca la protezione dei bambini contro gli abusi sessuali e la manipolazione. Lungo queste linee, la Commissione libertà civile, un organo del Parlamento europeo, ha articolato il proprio appoggio mediante un appello a intensificare gli sforzi per identificare e punire i colpevoli. Lo scorso ottobre 2011, il politico Tiziano Motti ha lanciato una proposta a Bruxelles per potenziare l’azione della direttiva europea, estendendo lo scambio dei dati di registrazione per i fornitori di contenuti web (che includono chat rooms e social network) nel tentativo di fermare l’azione dei pedofili sul Web.

La pubblicazione “SOS Ragazzi” riferisce che lobbies legislative a favore della pedofilia costituiscono un ostacolo per gli obiettivi delle organizzazioni come la Meter. Nel corso di una conferenza tenutasi a Baltimora nel mese di agosto 2011, Fredrick Berlin-sessuologo e fondatore di una clinica per disturbi sessuali presso la John Hopkins University (USA) – si è mostrato contrario a sanzionare la pedofilia, a patto che vi sia mutuo consenso e l’assenza di violenza. Howard Kline, direttore scientifico del B4U-Act, ha proposto la rimozione della pedofilia dall’elenco delle patologie sessuali nell’edizione 2013 di Diagnostic and Statistical of Mental Desorders.

Attraverso la sensibilizzazione sul tema dello sfruttamento dei minori sul Web, e proponendo ed elaborando positive azioni concrete per combattere il problema, Meter è in prima linea per difendere la dignità dei bambini nella sfera dei media.

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