domenica, Dicembre 22 2024

Daniel Arasa. Rafael Pich, pasión por la familia. La orientación familiar, un sueño hecho realidad. Styria, Barcelona 2010 Daniel Arasa, giornalista e professore di Giornalismo nelle università Pompeu Fabra e Abat Oliba di Barcellona, ricostruisce la storia dell’Orientamento familiare sulle linee guida degli insegnamenti di Rafael Pich-Aguilera, scomparso nel 2008, e promotore di una formula educativa diretta alla formazione dei genitori per migliorare quella dei propri figli che ebbe origine su piccola scala nel 1968 a Barcellona e che oggi è diffusa in più di 50 paesi dei cinque continenti.

L’Orientamento familiare nacque da un contesto molto semplice: un gruppo di genitori sentirono la necessità di fare qualcosa per migliorare l’educazione dei propri figli e la propria vita familiare. Senza rumori e clamori, incominciarono a riunirsi e a sviluppare pian piano un sistema. Dapprima lo diffusero in Catalogna e Spagna, e dopo rapidamente in molti altri paesi. Sono nate perfino organizzazioni internazionali ispirate a questo metodo, che hanno status consultivo nell’ONU.

Il principio di base è “il metodo del caso” che si usava nelle scuole di business administration, ma i pionieri l’applicarono all’educazione familiare. Come obiettivi si posero quello di essere “persone migliori, mariti migliori, genitori migliori.”

Molte persone parteciparono al processo di sviluppo dell’Orientamento familiare, ma chi emerse come leader indiscutibile fu Rafael Pich-Aguilera, che si prodigò per la sua espansione a livello internazionale. Era una persona ottimista, padre di 16 figli, con un’immensa capacità di lavoro e spirito di servizio. Arasa afferma nel libro che era “una figura imponente, poliedrica e di dimensione mondiale.”

Daniel Arasa, che ha collaborato strettamente con Rafael Pich nella promozione dell’orientamento familiare, è anche presidente del Grup d’Entitats Catalani delle Famiglie.

Previous

Migliorare la comunicazione delle associazioni di famiglia

Next

I figli degli immigrati si servono dei media per integrare i loro genitori

Check Also