Cosa regalo a Natale? Ecco l’idea di un libro nuovo sulla vita dei Santi
I santi accompagnano la nostra vita quotidiana. Gianna Beretta Molla, Carlo Acutis, Giovanni Paolo II, Tonino Bello, Giuseppe Moscati, Piergiorgio Frassati: sono solo alcuni dei grandi nomi che potrete trovare nel libro di Marco e Romina Manali, intitolato: “Compagni di viaggio. I santi che illuminano la vita di famiglia” (Edizioni San Paolo, 16 euro).
Gli autori delineano un itinerario che parte dal presentare, sinteticamente ma in modo esaustivo, il vissuto di queste santità belle e arricchenti.
Vite di santi
Vedendoli l’uno a fianco all’altro, si nota subito che ognuno di questi santi è “diverso” e al tempo stesso unico, per epoca, luoghi, carattere, vocazione, età, missione specifica.
Si potrebbe quasi pensare che le storie raccolte e presentate non abbiano nulla in comune: abbiamo un papa polacco, accanto a un giovane accolto da Dio a soli quindi anni, una coppia di sposi e una mamma morta di parto, insieme a sacerdoti e laici non sposati. Alcuni hanno fatto i conti con la povertà sin da piccoli, altri erano di origini benestanti, alcuni sono morti martiri, per aver infastidito chi operava nelle tenebre, altri per malattia e cause naturali.
Eppure, tutti sono legati da uno stesso filo conduttore: aver donato la propria vita per amore, anche in condizioni estreme e, di certo, non confidando solo sulle proprie forze, bensì facendo spazio alla forza di un Altro.
Tutti hanno saputo riconoscersi in quel chicco di grano che, morendo, può produrre frutto.
Morire, però, non significa solo cessazione dell’attività biologica: la prima “morte” che hanno saputo operare i protagonisti del libro è quella del proprio egoismo. Hanno saputo darsi, senza pensare al proprio tornaconto.
Il messaggio del libro: ognuno di noi può essere Santo
E noi? A che punto siamo in questa strada?
Il libro, in modo delicato ma deciso, sembra metterci davanti a questo interrogativo.
E ciò sembrano averlo compreso molto bene i coniugi Manali, che non si limitano ad esaltare e osannare questi uomini e queste donne, che vengono lodati per le loro opere buone, sì, ma non idealizzati. Ce li presentano, al contrario, come amici nella fede, capaci di virtù, ma né più né meno di noi, se solo ci decidiamo per lo stesso cammino.
I santi, infatti, non vanno considerati degli astri bellissimi, ma troppo distanti; degli astri che brillano in un altro cielo, rispetto al nostro, e che per questo non possono “riguardare noi”, ancora impastati di fragilità e piccolezze, ancora troppo indietro per poterci dire anche solo minimamente somiglianti a loro.
Il libro sembra volerci liberare da questa “scusa”: sembra dirci che tutti noi siamo fatti per la santità. Apparteniamo alla “stessa specie dei santi” e possiamo farcela, come ce l’hanno fatta loro.
La peculiarità del testo – che pure va bene per ogni tipo di lettore – è offrire, accanto alle illuminanti biografie, un percorso pensato per la crescita umana e spirituale delle famiglie. O, meglio ancora, potremmo dire che “Compagni di viaggio” è proprio un libro da leggere in famiglia, a piccoli sorsi, tutti insieme, giorno dopo giorno, per riflettere insieme su come le virtù ivi presentate possono entrare concretamente nella nostra vita e, in particolare, nella nostra vita domestica.
Il testo è strutturato in modo tale che per ogni capitolo, dopo il nome del santo, compaia la virtù a cui è stato più prossimo. È un testo che consigliamo vivamente come regalo per questo Natale, magari da leggere in famiglia sotto l’albero.