giovedì, Novembre 21 2024

Perché ci preoccupiamo tanto che i nostri figli leggano? Perché fin da piccoli spingiamo affinché nel loro tempo libero leggano un buon libro?

Partendo dall’ etimologia (dal latino legĕre: ‘raccogliere, leggere’) ci è chiaro come la lettura inneschi un processo attraverso cui raccogliere tutta una serie di informazioni, storie, vissuti. In una parola possiamo dire che leggere arricchisce.

Sono molti i benefici apportati dalla lettura e questo è il motivo per cui, fin da piccoli, siamo tutti spronati a leggere. Stimola infatti la fantasia e l’immaginazione, suscita curiosità, permette di esplorare mondi diversi dal proprio, mette in contatto con il mondo delle emozioni, insegna a porsi domande, amplia il proprio lessico, aiuta ad esprimersi. Non solo, la lettura ci permette di cogliere tutta una serie di sfumature che fanno parte della vita. Molte volte un buon libro è un bel rifugio, uno strumento in cui ritrovarsi, che ci fa sognare, che aiuta a conoscerci. A sostenere ciò sono proprio i grandi autori del passato come Foucault il quale sosteneva che per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere.

Ma allora perché tutta questa resistenza alla lettura?

Il passaggio al mondo digitale ha sicuramente arrestato questo processo. A differenza di un film o di un gioco alla playstation leggere richiede un atteggiamento attivo. Ma in che senso? Quando leggiamo il nostro cervello è in movimento, lavora, elabora informazioni e produce immagini. Forse non ci facciamo caso, ma è così. Inoltre, il fatto stesso di leggere ci rende attivamente partecipi. Spesso i ragazzi preferiscono attività a basso consumo energetico. Dovendo scegliere tra due attività, optano per quella che costa loro meno fatica. Su questo chiaramente influisce anche il contesto educativo, ma varrebbe la pena chiedersi perché tra i giovani regni questa pigrizia latente, questa specie di catalessi, di letargo.

I 7 suggerimenti per stimolare i giovani alla lettura

E’ molto importante evitare assolutamente di imporre ai ragazzi di leggere. Consiglio 7 espedienti efficaci e non invadenti per invogliare i giovani alla lettura:

  1. Non obbligare mai a leggere per forza qualcosa;
  2. Non scegliere cosa leggere al posto loro;
  3. Accompagnarli in libreria per far trovare loro qualcosa simile alle loro corde;
  4. Non controllate quando e quanto leggono: la lettura vuole essere un arricchimento non una tassa da pagare;
  5. Leggete insieme: rafforza la relazione e crea uno spazio di condivisione;
  6. Fare dei paralleli tra le storie dei grandi classici e la vita presente: aiuta a sentire più vicine tutte quelle storie che si leggono a scuola – spesso percepite come obsolete e noiose – svelando così tutta la ricchezza della letteratura;
  7. Cercare attività di lettura da svolgere in gruppo: leggere insieme ad altri potrebbe rendere più piacevole questa attività e soprattutto potrebbe essere un buon mezzo per costruire nuove amicizie.

Non bisogna tuttavia dimenticare che ogni persona è a sé. Ci saranno ragazzi che ameranno leggere e saranno più predisposti ed altri che dedicheranno il loro tempo ad attività diverse, ma non per questo meno importanti. Di fatto ognuno di noi ha un suo mondo interiore che è libero di esprimere e di alimentare nel modo che sente più proprio. La lettura è uno degli strumenti a nostro servizio, ma non l’unico. A noi non spetta altro che proporla e incentivarla consapevoli della bellezza e della ricchezza che offre.

Previous

Il primo cellulare non si scorda mai

Next

Patti digitali: quando l’educazione è condivisa tra famiglie

Check Also