domenica, Dicembre 22 2024

Leggere un buon libro apre la mente, ci fa crescere, è come incontrare un nuovo compagno di viaggio ed esplorare insieme nuovi sentieri.

Scoprire il piacere della lettura da bambini è molto importante e i benefici, come sostengono molti educatori e psicologi, sono molteplici: dall’arricchimento del vocabolario, all’aumento della capacità di concentrazione e di analisi, al miglioramento dell’autostima e della fiducia in se stessi, e soprattutto la lettura apre lo spirito.

Familyandmedia ha selezionato per voi cinque libri per far leggere i vostri bambini. Saranno i loro nuovi compagni di viaggio. Se non li avete ancora letti, non è troppo tardi per iniziare il viaggio. Buona lettura!

Il Piccolo Principe

Salamandra, 2008, , pp. 93

La breve selezione non può che iniziare con il libro di Antoine de Saint-Exupéry, che ha lasciato il segno in generazioni di giovani lettori. È una favola poetica e filosofica per adolescenti, ma adatta anche agli adulti. Il piccolo principe viaggia per il mondo in cerca di amici, incontra l’autore nel deserto e gli racconta il suo itinerario in cui ogni tappa assume il valore simbolico di una lezione di vita. Una frase su tutte rimarrà impressa nella mente e nel cuore del lettore. “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Chi di noi non si è mai fermato un attimo a riflettere che le cose più importanti e quelle di cui abbiamo veramente bisogno sono quelle che non notiamo mai? Da tenere sempre sul comodino.

Harry Potter

Salamandra, 1999, pp. 256

Sulla saga di Harry Potter sono stati scritti fiumi di inchiostro nel corso degli anni, oltre ad aver dato vita a una fortunatissima serie di film al cinema. Non perderò tempo a raccontarne la trama. Voglio però citare una frase: “Sono le scelte che facciamo, Harry, a mostrare chi siamo veramente, molto più delle nostre capacità”. Una saga che ci insegna a essere coraggiosi nella vita, a imparare a fare delle scelte fin da piccoli, buone o cattive che siano, perché l’importante è saper trovare sempre la propria strada. Da leggere senza dubbio.

L’isola del tesoro

Guerra e pace, 2016, p. 288

Ricordo di averlo letto per la prima volta da bambino, in inverno, a letto con la febbre, quasi che il famoso romanzo di Robert Louis Stevenson potesse curarmi meglio e prima ancora dello sciroppo. Un classico, lo sappiamo. Forse di altri tempi o adatto a generazioni di giovani di un’altra epoca. Ma la lettura di questo libro sarà una lezione di vita per i più giovani: la natura decisamente ambigua ed emotiva dei suoi personaggi lo rende terribilmente reale, vero, contemporaneo: chi di noi, come i protagonisti del romanzo, non si è mai sentito strano a se stesso, complesso, pluriforme, a volte eroico e generoso, a volte negligente e sedotto dal male? Questo è il grande merito di Stevenson: catapultarci in un luogo che non è mai esistito veramente, ma che si trova nel profondo dell’anima di ognuno di noi. Illuminante e coinvolgente.

Il bambino con il pigiama a righe

Salamandra, 2008, pp. 224

Un romanzo del 2006 dello scrittore irlandese John Boyne, che è stato tradotto in 32 Paesi e ha ispirato un film. Il libro, ambientato durante l’Olocausto in Germania, offre una prospettiva unica sugli effetti del pregiudizio, dell’odio e della violenza su persone innocenti, in particolare sui bambini. Attraverso gli occhi di un fantasioso bambino tedesco di otto anni, tenuto all’oscuro della realtà della guerra, assistiamo allo sviluppo di un’amicizia proibita tra Bruno, figlio di un comandante nazista, e Shmuel, un giovane ebreo prigioniero in un campo di concentramento. Sebbene i due siano fisicamente divisi dal filo spinato, le loro vite si intrecciano inevitabilmente. Un pugno allo stomaco potente, che fa riflettere e commuove.

Favole al telefono

Juventud, 2012, pp. 144

Concludo la nostra lista con un libro di Gianni Rodari, uno degli autori più amati non solo dai giovani, ma dai lettori di tutte le età. Il protagonista di queste favole è un uomo di Varese, il ragionier Bianchi, che viaggia in tutta Italia come rappresentante farmaceutico, ma non dimentica mai sua figlia, che non riesce a dormire. Per questo motivo, ogni sera alle nove in punto, la chiama al telefono e le racconta una favola. Si dice che le storie raccontate dal ragionier Bianchi fossero così commoventi che persino le donne degli uffici centrali (erano altri tempi!) smettevano di lavorare per ascoltarle alla radio. Favole senza tempo, di un maestro che ci ha insegnato che “la fantasia fa parte di noi quanto la ragione: guardare nella fantasia è un modo come un altro per guardare in noi stessi”.

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