giovedì, Dicembre 12 2024

Vi capita mai di lasciarvi sopraffare dalla routine e dai problemi, di parlare quasi in automatico col coniuge o coi figli, oppure di vivere sui gruppi whatsapp, trascurando chi avete accanto?

Se la risposta è sì, vi offriamo di seguito un “decalogo”, per migliorare la vostra comunicazione coi familiari, dei suggerimenti per mantenere o accendere la comunicazione all’interno delle mura domestiche.

Quando comunichiamo, facciamo partecipi altri di ciò che pensiamo, di ciò che abbiamo, in ultima istanza di ciò che siamo.

La famiglia, luogo del dono di sé e dell’accoglienza vicendevole, dovrebbe essere un contesto privilegiato per la realizzazione di un’autentica comunicazione. Eppure, spesso, i problemi della vita quotidiana ci portano a trascurare le relazioni con coloro che più amiamo.

Come ravvivare, allora, una comunicazione intorpidita? Ecco 10 veloci consigli.

1) Usate bene la tecnologia

I mezzi di comunicazione moderni sono delle grandi risorse per la famiglia, perché ci permettono di essere in contatto con facilità: questo ci agevola nella gestione delle attività quotidiane e ci aiuta a gestire la comunicazione a distanza.

Stiamo attenti, però, a non sostituire con questi mezzi la comunicazione a tu per tu e a non perderci in chat che hanno il potere di distruggere l’autostima e di creare ansia… Un esempio? I vortici dei gruppi con altri genitori… Se non teniamo la situazione sotto controllo potrebbe risentirne la nostra salute mentale!

2) Coltivate il dialogo all’interno della coppia

Quando si diventa genitori si capisce veramente quanto i figli siano dispendiosi a livello di energie… Presi dalla gestioni dei bambini, rischiamo di mettere da parte il rapporto di coppia. Questo, però, è controproducente, sia per coniugi, sia per i figli.

Ricordiamoci che i bambini hanno bisogno prima di tutto di un ambiente sereno, di due genitori uniti, che si vogliano bene.

Comunicate tra voi! Non abbiate paura di delegare, qualche volta, e di chiedere aiuto per poter passare un po’ di tempo insieme.

3) Non lasciate delle questioni in sospeso

Se c’è qualcosa di irrisolto, tralasciate altro (nei limiti del possibile, ovviamente: la famiglia deve pur mangiare e i bambini devono essere accompagnati a scuola) e affrontate il problema. Meglio una macchia in più sul pavimento, che un nodo non sciolto all’interno di una relazione…

4) Usate parole gentili

Lo stress e le preoccupazioni ci portano talvolta ad alzare la voce, a dire le cose in modo sgarbato, a trattarci con sufficienza.

La famiglia è una macchina generatrice di pazienza, ma a volte l’ingranaggio si inceppa. Alzare i toni è umano, può succedere, specie quando la giornata comincia male e finisce peggio. Non ci adagiamo, però… cerchiamo sempre di scusarci e di ricominciare daccapo.

Ricordiamo anche che i bambini prendono spunto dalla comunicazione dei genitori. Educhiamo noi stessi alla gentilezza per educare loro verso la stessa direzione.

5) Siate maestri di condivisione

La routine può portarci, a volte, a parlare solo di questioni pratiche (Hai gettato la spazzatura? Hai parlato con il commercialista? Hai preso il pane?). Ricordiamoci, però, che in famiglia c’è bisogno di una condivisione autentica. Parlate di quello che vi capita, raccontate aneddoti, scherzare insieme. La famiglia non è composta da pianeti isolati… Parlare, anche del più e del meno, fortifica le relazioni.

6) Usate l’ironia anche nelle difficoltà

Quando capita qualcosa di imprevisto, che sconvolge i nostri piani (un guasto, una dimenticanza, una bolletta spaventosa, da far invidia al mostro di Lochness), la prima reazione che abbiamo è spesso quella di arrabbiarci e di scaricare sugli altri membri della famiglia il nostro stress. Abbiamo certi musi lunghi, a volte, che sembriamo appena usciti da “L’urlo” di Munch… Impariamo a sdrammatizzare. Ricordiamoci che quello che non uccide fortifica e che tutto ciò che ci accade arricchirà in qualche modo nostra storia famigliare e ci renderà più uniti… Impariamo a ridere sugli imprevisti!

7) Abbracciatevi: non esiste solo la comunicazione verbale

Lo sapevate che gli abbracci sono degli antidepressivi naturali, che donano serenità ed equilibrio? Provate per credere! Non tutto si risolve a parole.

8) Ricordatevi di dire “grazie”

Papa Francesco non si stanca mai di ripetere quanto sia importante chiedere scusa e dire “grazie” in famiglia. Come dargli torto? Ricevere gratitudine ci aiuta a tirare fuori il meglio di noi. Se siamo grati a qualcuno, diciamoglielo: nessuno sa leggere nel pensiero (solo le donne, forse, ci riescono, qualche volta, ma qualcosa può sfuggire anche a loro).

Non diamo mai per scontato il bene che ci viene fatto, non dimentichiamo di ringraziare esplicitamente i nostri famigliari per il loro aiuto, anche se si tratta solo di trovare una tavola apparecchiata al ritorno dal supermercato…

9) Condividete anche le vostre fragilità

Quante volte, per orgoglio, imbarazzo, paura… mettiamo delle maschere? Quante volte cerchiamo di nascondere le nostre debolezze e la nostra tristezza? La famiglia, però, deve essere il primo luogo dell’accoglienza e deve regnare la trasparenza. Apriamoci e permettiamo ai nostri cari di aprirsi… un peso portato in due, in tre, in quattro, si dimezza… tante volte quanti sono coloro che lo condividono!

10) Sappiate dire di no quando serve

Non tutto giova, a noi e ai nostri figli. Sembra un’affermazione scontata, eppure spesso ci lasciamo trascinare dagli eventi, dall’umore, dalle scelte degli altri.

Impariamo a dire di no, a correggerci a vicenda, a selezionare ciò che è bene e ciò che non lo è per la nostra famiglia. Un “no” detto con amore è meglio di un “sì” detto per pigrizia.

E voi, avete qualche “regola” da aggiungere? Scrivetela nei commenti. Questo decalogo può essere certamente arricchito dalle vostre esperienze…Una volta personalizzato, perché non appenderlo in un luogo visibile della casa?

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