giovedì, Aprile 18 2024

Il termine telelavoro risale al 1973 quando fu coniato
dall’ingegnere della NASA Jack Nilles durante la crisi petrolifera. La “tele-scuola”, o forse è meglio chiamarla scuola a
distanza, è emersa invece come una necessità in piena pandemia per dare
continuità all’anno scolastico 19/20, grazie in gran parte alla tecnologia.
In altre parole, sia il lavoro a distanza che la scuola a distanza nascono
a seguito di una crisi.

E questo comune denominatore è ciò che permette di sviluppare la
riflessione che propongo di seguito. Come combinare queste tre variabili
molto complesse nella nostra quotidianità per gestire al meglio la vita
familiare: telelavoro, scuola a distanza e crisi pandemica.

Il telelavoro e la scuola a distanza ai nostri giorni

Da marzo 2020, il coronavirus ha accelerato l’espansione del lavoro da casa
e della scuola virtuale in tutto il mondo, anche se siamo ancora lontani
dall’avvicinarsi ai livelli dei Paesi Bassi, paese leader in questa
modalità, sopratutto per lo smartworking.

In entrambi i casi, sia nel lavoro che nella scuola a distanza, il
protagonista è stato il computer o qualsiasi dispositivo dotato di
connessione internet. E questo metodo ha iniziato ad essere utilizzato per
situazioni estreme, come la storica nevicata “Filomena” avvenuta a Madrid
tra il 6 e l’11 gennaio 2021, dove sia gli studenti che i lavoratori hanno
utilizzato questi strumenti per stare al passo con le lezioni e la vita
professionale.

Tutto passa da una buona organizzazione

Tanto per cominciare, è chiaro che la parola chiave per trovare un certo
equilibrio è senza dubbio organizzazione. Ma prima di
iniziare a organizzarci, dobbiamo spiegare ai bambini cosa sta succedendo.
Non dobbiamo drammatizzare, ma bisogna levarli l’incertezza che li potrebbe
rendere più nervosi e turbati.

Il passo successivo è raccogliere informazioni, a cominciare ad esempio con
gli orari delle classi dei bambini o le date delle riunioni virtuali di
lavoro. Una volta raccolte le informazioni pertinenti e necessarie, tutti
questi appuntamenti vengono inseriti in un unico calendario comune.

Ma altrettanto importante è sapere quanti dispositivi abbiamo a
disposizione. Più ne abbiamo meglio è, non c’è dubbio. Se le risorse sono
limitate, bisogna sfruttarle bene.

Insomma, valuta la tua realtà familiare: quanti siete, quanti dispositivi
si hanno, il livello di importanza di ogni appuntamento in calendario, ecc.
Ci sono tante casistiche quante sono le persone nel mondo.

Poiché ora la scuola e il lavoro si svolgono a casa, è necessario tenere
conto anche delle faccende domestiche. Queste attività, che in situazioni
normali possono essere delegate ad un’altra persona, ricadranno su di noi
in quanto non è consentito uscire di casa. L’intera famiglia allora
dovrebbe essere coinvolta per dare un aiuto.

Questi criteri, insieme ad alcune regole base di convivenza e al nostro
calendario, saranno sufficienti per iniziare la nostra prima giornata di
smartworking e scuola a distanza.

Con questa organizzazione eviteremo i tipici inconvenienti che troviamo
quando si combinano due operazioni che a prima vista sembrano
incompatibili, come il multitasking (più compiti contemporaneamente) e la
riduzione al minimo delle distrazioni.

Il buon senso è la prima regola: alcuni consigli utili

Ecco alcuni consigli utili e di buon senso che mi sento di darvi.
Innanzitutto avere un posto in casa dove poter svolgere il nostro lavoro in
tranquillità. Se possibile, deve essere sempre lo stesso. Sarà importante
inoltre valutare se è possibile rendere accessibile il nostro ufficio
domestico ai nostri figli o agli altri familiari.

Un altro accorgimento molto utile che io personalmente adopero è stato
quello di impostare diversi allarmi sul mio cellulare per avvisarmi 15
minuti prima dell’inizio delle lezioni, tempo più che sufficiente per
preparare il bambino alla sua lezione.

Inoltre sarebbe opportuno informare il proprio capo della nostra
disponibilità a tenere riunioni virtuali. Se è un capo di buon senso,
cercherà un confronto per raggiungere un accordo.

Affinché il lavoro sia veramente produttivo, in alcuni casi può essere
opportuno considerare di lavorare prima che la famiglia si svegli o mentre
i più piccoli della casa riposano. Inoltre, per organizzare i pasti e non
impiegare più tempo del necessario, è una buona idea puntare su un menù
settimanale.

L’inizio della giornata: trovare il passo giusto

All’inizio della nostra giornata lavorativa e della nostra scuola virtuale,
si consiglia di svolgere gli stessi compiti di qualsiasi giornata normale:
colazione, ordinare la stanza e igiene personale.

Trovare spazio per una breve riunione mattutina con i congiunti potrebbe
essere un vantaggio per spiegare a tutti come si articolerà la giornata.
Per i bambini è sempre molto utile sapere cosa viene dopo ogni attività.
Pochi minuti prima del nostro collegamento, è consigliabile familiarizzare
con calma con le piattaforme di lavoro, per avere tutto sotto controllo.
Come vedete, l’inizio della nostra giornata è fondamentale per trovare il
passo giusto. Insomma, il “telelavoro” in contemporanea con le classi
virtuali dei bambini non è una missione impossibile.

Il segreto? Se come famiglia diventiamo una squadra, tutto
sarà più facile e troveremo l’equilibrio, un equilibrio che non è mai
definitivo ma sempre aperto ai cambiamenti. Di definitivo c’è solo la
certezza del campo santo, la vita è sempre… vita.

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